martedì 8 dicembre 2009

Quando Marion Cobretti uccise i ninja, essi si rialzarono cambiati...

"Sono sbucati dal nulla... erano dei demoni, nessuno ha visto nulla... tu sei il solo che ci può salvare... Ci sono domande?
Si... hai da accendere?"
Matthew aprì il suo guardaroba. Ne tirò fuori una canottiera bianca ed una giacca di pelle pesante.
Quando Edward indossò quegli indumenti, sentì un brivido.
Non abbiamo mai toccato il tasto "american heroes", ebbene è venuto il momento di farlo.
Altra enorme passione per Von Sgroll, era il cinama d'azione. Se volete camprarvi la sua amicizia, regalategli un film dove il protagonista abbatte dei caccia a mani nude o abbatte eserciti nascondendosi tra la selva.
Edward era un fanatico di Commando, Cobra, Die Hard, Arma Letale e, soprattutto, Tango e Cash. Tutto ciò che rigardava uomini in grado di compiere imprese impossibili utilizzando proiettili e battutacce era degno di nota per il giovane attore.
Abbiamo già parlato di quanto la Rohl Bros. provasse piacere (anche fisico) nel dare vita ai mostri dello splatter che si trovano dall'altra parte del vetro. Ora Edward si trovava ad interpretare un personaggio che, fino ad allora, non solo era dall'altra parte, ma faceva cose troppo esagerate per essere riproposte in un corto.
Ma questa volta, c'era la Amespielbergmifaunbaffo.
Nel corto che si andava a realizzare, trovavano il giusto incontro di amore per il cinema e tecnica di produzione, quindi il tronco che John Matrix si appoggia sulla spalla nell'opening di Commando, con l'aiuto di Lookatmi non era più tanto pesante.
Come descrivere la sensazione che si prova dando vita ad un sogno?
In quel momento, stava nascendo un eroe. Edward Von Sgroll ne sarebbe stato l'interprete.
"Joe Death è il tipico eroe infallibile che lavora per un'agenzia (alfa) segreta impegnata nel condurre misteriosi esperimenti. Ogni volta che nasce un problema, Joe deve risolverlo. Questa volta, però Joe si trova ad avere a che fare con qualcosa che non ha mai visto prima. Si da il caso, infatti, che i normalissimi ninja che hanno assediato la base dell'agenzia alfa, siano in realtà dei ninja zombi e il loro capo, il Great Sensei, vuole utilizzare la formula, creata dagli scienziati alfa, per mutare i suoi già formidabili guerrieri. Quello che il Great Sensei non sa, però, è di essere in realtà una pedina di un gioco più grande, orchestrato dal dottor Caligari (capo dell'alfa) e dal vampiro Master Escorial, l'assassino dei genitori di Joe."
Il film presentava ancora delle enormi lacune stilistiche ma, per quanto riguarda ritmo e scelta narrativa, possiamo considerarlo il punto che determina il passaggio dalle due case distinte all'ApowershallrisE vera e propria.
Nel film vediamo dei flashback degni di Hollywood, combattimenti all'ultimo sangue e mistero.
Infatti, il passato del protagonista è avvolto dalle tenebre e non viene mai svelato. Sappiamo solo che i genitori di Joe sono stati uccisi da Escorial quando lui era ancora piccolo e che è stato cresciuto dall'agenzia alfa che lo ha addestrato per essere il migliore.
Importantissime sono le figure delle V, l'equivalente dei prigionieri di Metal Slug che nascondono la loro vera identità sotto la maschera di V for Vendetta.
Come avrete immaginato, la vena grottesca del gruppo è stata stuprata per la realizzazione del corto e fu proprio questo a renderlo un successo.
Spesso chi visionava il film comincava a ridere con le lacrime.
Era un successo. Era I ninja, zombi, mannari, vampiri, mutanti di sangue.
Amici portavano altri amici a casa dei Von Sgroll per fargli vedere il prodotto e nessuno restò mai insoddisfatto.
Era ovvio, quindi, fare un sequel, un film che chiudesse le parentesi aperte nel primo.
Ma quello che i ragazzi volevano non era un semplice seguito, no, loro volevano una saga...

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