mercoledì 5 maggio 2010

Oddio!!!!!!!!! Ce sta Mario mi cuggino!!!!

Ci sono cose che nascono dal cuore.
Io sono un fan.
Solo un fan si prenderebbe la briga di curare questo blog.
Alcune volte, mi sembra di essere solo. Basta uno sguardo su YouTube, per accorgersi che di amici che si cimentano nella realizzazione di corti amatoriali ce ne sono a frotte, tra roba di qualità ed altra che, assolutamente, non vale il nostro preziosissimo tempo.
Willwosh, asparagisfusi, fabribolo... sono solo alcune delle case produttrici che, come i nostri, si fregiano di non poter contare sulla presenza di budget e che si ingegnano nel regalare, tramite le loro sole forze, qualche minuto di svago in via del tutto gratuita.
La difficoltà, sta nell' essere sempre all'altezza di ciò che in passato ha scatenato ilarità nello spettatore, mantenendo sempre il girato su un livello medio- alto.
Ma non sempre il corto più comico è anche quello più curato, anzi, osservando bene i lavori dell'Apowershallrise, ci accorgeremo che alcune stronzatine come "Dove sono le chiavi", "Goganga" o "Maihai", riescono a suscitare molte più risate di altri lavori, sicuramente più elaborati. Questo ci porta ad una domanda: cosa vuole il pubblico?
I generi cinematografici di maggiore rilevanza nel panorama italiano parlano chiaro: sicuramente i cine- panettoni piacciono molto di più dei film di Nanni Moretti, o la presenza di Scamarcio in una pellicola riesce ad oscurare le meravigliose inquadrature che si ebbero a vedere nei film di Sergio Leone. Quello che si vorrebbe fare è raccontare una storia divertente, utilizzando le tecniche migliori. Ma se le ultime non interessano allo spettatore, vale davvero la pena di dannarsi l'anima per presentare i lavori nel miglior modo possibile?
A questa domanda, vorrei che rispondessero i fan.
Abbiamo una sezione commenti che risulta praticamente intonsa. Mi piacerebbe avere dei riscontri, vorrei essere sicuro che il lavoro che sto facendo su questo blog sia veramente apprezzato da qualcuno, altrimenti, arrovellarsi il cervello in cerca di ridondanti sinonimi e arcaici giri di parole, risulterebbe uno spreco del mio preziosissimo tempo, cosa che la mia situazione lavorativa non mi permette.
Insomma, vorrei che qualcuno mi motivasse questo:
876 visualizzazioni.
1365 visualizzazioni.
Perchè?
M'è d'uopo, comunque, far notare quanto Matthew Lookatmi sia invece stato bravo a giocare col connubio qualità = meno risate, creando un corto che, utilizzando le stesse tecniche del film l'uomo con la macchina da presa, del 1929 diretto dal regista Dziga Vertov, fondamentale per l'evoluzione del cinema, è in grado di far ridere mediante la noia.
Che qualcuno batta un colpo.
Amore e acciaio.

2 commenti:

  1. Dopo aver visionato il video di riferimento al confronto proposto, del quale le visualizzazioni sono maggiori, il mio commento è che trovo conferma di una mia teoria: i prodotti di qualità riscuotono meno consenso popolare di quelli mediocri, perché le persone mediocri esistono in quantità ben maggiore di quelle valevoli.

    So perfettamente che l'Apowershallrise non è una produzione di professionisti, ma loro spesso si sono comportati come tali e questo gli ha fatto meritare la mia stima come fan e sostenitore.

    Purtroppo, la nostra Italia dolcificata non riesce ad apprezzare in toto gli sforzi e la passione di tanti artisti - perché le persone di cui stiamo parlando lo sono, magari non tutti e non sempre, m lo sono - che come ogni artista degno di questa definizione cerca di uscire dal coro/gregge/recinto e dice la sua in maniera personale, per far ridere, sorridere o riflettere. Far ridere è molto più difficile che far piangere.

    "Dove sono le chiavi" è una cazzatina da 40 secondi. La prima volta che l'ho vista, ho riso 40 minuti. Cazzatina?

    RispondiElimina
  2. Se le proprie passioni dovessero restare tali solo per averne gratificazione non sarebbero "passioni".
    Partire dal presupposto che non vale la pena impegnarsi perchè la maggioranza delle persone non meritano troppo impegno è un pò superficiale.
    Personalmente mi sono spesso trovata ad apprezzare cose che non hanno un grande seguito...
    In fondo, purchè non sia una posa, un atteggiamento, non è del tutto negativo.
    Creare un qualcosa che richieda di essere approfondita con particolare attenzione trovo sia piuttosto intelligente e certamente non banale.
    Che cosa vuole il pubblico?
    Ci interessa saperlo?
    Purtroppo o per fortuna non dovete assoggettarvi al pubblico. Un gruppo di ragazzi, pure molto bravi, che si divertono e portano avanti una passione, finchè siete questo siete i più liberi del mondo, senza condizionamenti di alcun genere.
    In fondo, anche se tardi, il "Bagaglino" ha chiuso...

    RispondiElimina